sabato 27 marzo 2010

I DON'T GUESS. I KNOW THE NOTES. (2)

La vecchia mi sorride vedendo quanto sono goffo dopo che i due piatti di pasta mi hanno letteralmente dilatato lo stomaco. Si compiace del fatto che la consideri un fenomeno dei fornelli, la strega dei tegamini, il demiurgo dei condimenti.
- quando scriverai una canzone per me?-
La sua domanda mi spiazza. Ma che scrivo su mia madre? già c'ha pensato Almodovar. Questa battuta è pietosa. Merito dei geni sarcastici che ho ereditato da mio padre. scherzando le rispondo che posso comporla in collaborazione con Nilla Pizzi così almeno potrebbe piacerle la linea melodica.
- ma che mi frega dell'accompagnamento musicale! io sono curiosa di sentire il testo e sapere cosa ti ispiro. sai...per capire cosa pensi di me -
La guardo stupito e asserisco:
- mamma questi discorsi me li faceva Federica al liceo. ti prego -
sorride e ritorna nel suo mondo popolato di stoviglie. Va bene, abbiamo difficoltà a metterci in connessione. Però almeno abbiamo pranzato senza discutere, che è tutto un programma.
Mi vedo con Giacomo per buttar giù la scaletta dei pezzi da suonare. Non ha nulla da replicare sulle mie idee e io continuo a rimanere sorpreso della nostra sintonia. Va bene che Giacomo non è un rompiscatole per natura, ma apprezza ogni mio spunto, anche quelli in cui io stento a credere. O lo fa per incoraggiarmi o perchè non gliene frega un cazzo di nulla...ma preferisco protendere per la prima supposizione.

Il locale fa cagare. Non è assolutamente underground, anzi sembra il covo dei fan degli Wham! Rifletto sul fatto se valga la pena di suonare i nostri brani. Stonano troppo con la situazione, le pareti sono verdi pisello (vomito!) e la proprietaria le ha tappezzate di fotografie trasformate in disegni con Cartoonizer o qualche programma simile. Sono i volti di donne impegnate nell'integrazione della donna all'interno del panorama politico e sociale. Tra gli invitati all'inaugurazione sono presenti infatti, oltre ai fan di George Michael, gruppetti di donne, lesbo e no, che discutono animatamente. Si menano le arie perche' loro sono le uniche ad affrontare discorsi impegnati, al contrario del 99 % delle loro coetanee che stanno parlando di sesso o unghie. Ce n'e' una poi che si sente Metternich al Congresso di Vienna. Urla e agita le braccia sgocciolando il suo tavernello sui poveracci che la stanno a sentire perche' non riescono a trovare una via di fuga. Giacomo scompare dalla mia vista. Nessuna occasione migliore per trovare una scusa e scappare dal covo delle pink ladies di Emma Bonino. Mi avvio verso l'uscita ma abbasso la testa per prendere il cellulare dalla tasca. Simil gesto mi fa urtare contro qualcosa, o meglio qualcuno. Il cellulare mi cade dalle mani per la legge del rinculo (non perchè io abbia le mani di ricotta)e impreco il mio fraterno CAZZO! Lo raccolgo in una gimcana di mocassini e tacchetti sperando che i vari chip e ciop siano funzionanti. Durante il mio scrupoloso ma inutile controllo una voce mi prega di chiederle scusa. Ho un vaffa pronto a tuffarsi dalla punta della mia lingua ma la vista anticipa la gola e rimango con un'espressione buffa senza riuscire a parlare. La ragazza che involontariamente ho colpito mi scruta massaggiandosi la spalla e dal diaframma mi esce uno "scusa" seguito da un imbarazzo logorroico:
- Perdonami, spero di non averti fatto male, sai dovevo assolutamente telefonare a un mio amico,era urgente, vita o morte e tenevo gli occhi bassi...- Mi sto dimenando in mille giustificazioni come la volpe colta con la gallina in bocca. Lei addolcisce teneramente lo sguardo...perfetto, le sarò sembrato un vero coglione. NO! alla fine l'ho detto...ma che ci devo fare, è la mia realtà. Ora mi sorride,ma è pazza? si presenta allungando un braccino esile, lasciato scoperto da una manica corta a palloncino un po' bohemienne. Impiego 15 minuti a capire il nome: Vania. Ma non è un nome russo da uomo? però tengo questo pensiero per me.
- Adesso che hai capito come mi chiamo ti decidi a dirmi il tuo nome?oppure la botta che mi hai dato ti ha causato un'amnesia?-
Si mette pure a fare la simpatica la ragazza...ma io non riesco a ridere perchè con una terrificante vibrazione il cellulare muore tra le mie mani. In qualsiasi altra situazione avrei elencato l'intero calendario dei Santi di Frate Indovino, eppure non mi esce fuori nemmeno un sibilo.Continuo a chiedermi perchè oggi sono così strano...
Vania si mortifica quando capisce l'accaduto e perde la sua sfrontatezza ironica. Josh riprenditi! invece di essere su tutte le furie ti metti a consolare una sconosciuta? Io che non mi sono mai fatto troppi scrupoli a mandare a quel paese una donna (anche quando ero nel torto) mi ritrovo a rassicurare Vania che la colpa è solo mia. Arriva Giacomo con una tenerissima pacca sulla spalla,trascinandomi per la maglia, mi porta dall'amico che ci ha procurato la serata. Nonriesco neanche a salutare Vania e della tal cosa mi compiaccio perchè mi fa tornare lo stronzo di sempre.

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