domenica 21 marzo 2010

I DON'T GUESS. I KNOW THE NOTES

-Josh! alzati immediatamente!-
Perchè non mi lascia in pace questa donna? Il fatto che sia la mia genitrice non le consente di trattarmi così. Di impartire ordini. Se si azzarda a strillare di nuovo la mando a cagare senza troppe smancerie. Smancerie? Ma come parlo? E' colpa sua, colpa di quella presbitera sui tacchi che continua a torturare la mia esistenza. Respira Josh, con calma, e rispondile docilmente, con gentilezza
-Mamma NON ROMPERE LE PALLE!- Lo sapevo, non ho saputo trattenermi e ho urlato. Stasera dovrò sorbirmi un'altra discussione col suo collega, mio padre. Almeno non ho usato parolacce, ed è un notevole vantaggio. Sì rompere le palle è un'espressione poco carina, però se si analizzano le parole di cui questa frase è composta non c'è alcuna volgarità. Innanzitutto ROMPERE (alias distruggere, fracassare): a chiunque può capitare. Mia madre ha poco da lamentarsi a riguardo perchè è la prima a mandare in frantumi le MIE cose quando entra come una furia nella MIA camera. Vaglielo a spiegare quanti sacrifici mi sono costate le pedaliere BOSS 20B che lei lancia contro il muro come se fossero coriandoli di carnevale! ovviamente a questo gioco aereo si uniscono i cavi degli amplificatori come allegre stelle filanti. Non sono disordinato, ma quando ho il MIO momento creativo, quando scrivo la MIA musica devo avere intorno il caos. Dal casino che c'è fuori trovo l'ordine dentro di me, riesco a mettere in una precisa sequenza note e parole, accordi e accenti. Che c'era dopo rompere? Ah sì, LE PALLE. Beh che dire...non mi sono mai piaciuti gli sport con le palle, non ero un classico bambino di 7 anni...anzi, forse ero troppo "classico": cantavo nel coro della Filarmonica. Ho avuto lo stesso una bella infanzia, sicuro! Anche gli altri membri del coro la pensavano come me, e questa comunione di punti di vista non mi faceva sentire un emarginato, piuttosto capivo di far parte di un'elite e mi piaceva un botto la nostra diversità. Ho sempre voluto distinguermi dalla folla. Se guardate le foto di classe sono quello che non è mai in posa e si fa i cavoli suoi; l'unica volta che ho guardato l'obiettivo è stato per dire ok immortalami pure, dalla mia presenza la foto di questi 30 scellerati può solo guadagnarci. Beh sì sono un'anticchietta vanitoso. ANTICCHIETTA? Cazzo la vecchia sui trampoli col suo strambo vocabolario mi sta nel Dna come la sorpresa nell'ovetto di cioccolata. Decido di alzarmi, non voglio passare l'intera cena a discutere, anche perchè stasera registriamo il nuovo pezzo e non posso deconcentrarmi. Certo, un po' di rabbia guasterebbe la mia voce in una maniera squisitamente rock...vabbè lasciamo perdere ooooh...issa.
- Josh non voglio ripeterlo p...- la vecchia entra spalancando la porta e si blocca vedendomi già in piedi, nudo. Quanto mi diverte metterla in imbarazzo. Si sente tremendamente a disagio quando giro senza vestiti per casa. Devo ammettere che questo gioco è la giusta vendetta per tutti i dispetti che la cariatide mi faceva da piccolo. Al mare si divertiva a lasciarmi senza slippino! Fino ai sei anni ero estremamente pudico, dunque correvo e mi ficcavo nella sua borsa da mare ( come ogni donna in quella sacca poteva entrarci pure la sdraio). Mi lasciava piangere per qualche minuto e affogava dalle risate. Fortunatamente ora sono l'esatto opposto di prima. Rido della moralità delle regole e delle convenzioni. Amo il cattivo gusto, sono diventato un provocatore incallito. Secondo Freud questa mia nuova attitudine sarebbe scaturita proprio dal bisogno di rivalsa nei confronti di mia madre e di questo episodio estivo. Io non ci credo. Perchè un episodio non determinato dalla mia volontà deve formare la mia personalità? Io decido come voglio essere. Quanto sono polemico, ma i puntini sulle i sono la mia firma.
Accontento colei che si definisce madre e mi dirigo verso l'università. Purtroppo coi vestiti indosso.
Al corso assistiamo a un'autopsia. Ho già detto che possiedo uno stomaco di ferro? No. Beh ce l'ho. Neanche un conato (eppure sono celebre per le mie colazioni luculliane) alla vista del feto sul tavolo operatorio....
Mi verrebbe da dirgli: non ti sei perso niente fratello, solo una massa di incazzature e delusioni, un mondo che ti faceva schifo e il desiderio continuo di cambiarlo fino a che ti saresti arreso. Poi penso alla madre...e mi viene in mente la mia e la gioia immensa che prova solo perchè esisto. Questa riflessione mi scuote un po'.
- pronto donna?-
- dimmi ragazzo- ah! mi risponde a tono
- mi fai la carbonara? Dai che a pranzo torno a casa! ci mangiamo un piatto di pasta insieme-
Attacco subito, prima di riuscire a sentire un suo gridolino contento. Uffa, tutto questo zucchero improvviso è controproducente, stasera canterò come un fesso. Non ho detto coglione? MMM oggi mi sento proprio strano.
NOOOOOOOOOOO! Giacomo mi sta chiamando. Sento aria di cambiamenti di programma.
- Zio che c'è?- Lo sapevo. Il batterista sta di nuovo male come ogni maledetto lunedì da novembre a oggi.
- Jo, prima di farti andare il sangue al cervello ascoltami, mi ha telefonato un mio amico per chiedermi se vogliamo andare a suonare all'inaugurazione del locale della fidanzata. Dai gli portiamo un duo acustico-
- E Boss? (l'altro chitarrista)-
- Se dobbiamo dividere quei due soldi in tre è inutile che andiamo. dai non fare il sentimentale -
- Sì hai ragione alla fine il contatto è il tuo. Mandami l'indirizzo -
Giacomo e i suoi ingaggi last minute...non mi fa schifo racimolare qualche euro, almeno questa prospettiva ammorbidirà la vecchia quando saprà che farò tardi anche questa notte. Quando la mia musica diventa lavoro è più indulgente.
Chi devo ringraziare per aver inventato la carbonara? Il sole finalmente si fa strada tra le nuvole di marzo e un raggio irrompe in cucina mentre sono seduto di fronte al 50% femminile dei miei cromosomi. In controluce noto le rughe; mentre sparecchia il passo si fa stanco e mi alzo per aiutarla. Rassegnati Josh, oggi sei strano, non sei te stesso. Sembro un personaggio di Dawson's Creek. Ci manca solo che stasera io canti gli u2 ed è fatta. Mi dichiaro gay.

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